PER NON FARSI “POSSEDERE” DA ASSURDI SENSI DI COLPA…
Un passaggio della lectio tenuta da Mimmo Armiento lo scorso venerdi (Vangelo Mc 1, 21-28).
In questa sinagoga in cui entra Gesù a insegnare avviene qualcosa di nuovo: si percepisce la presenza di una Autorità.
Oggi siamo in una cultura che ha contestato il “principio di autorità”, finendo per non riconoscere più nessuna autorità.
C’è del bene nella nostra cultura. Perché l’obbedienza cieca non è umana! Nessun essere umano mi può dire quello che devo. Nessuno può farmi sentire in colpa se non faccio come dice lui. Nessuno può prendere possesso della mia libertà, del mio pensiero. Non siamo fatti per obbedire! Non siamo fatti per essere “posseduti” dal pensiero altrui!
E ci sconcerta che qualcuno possa dire: ho ammazzato, per obbedire ai miei superiori (così Eichmann e i vari gerarchi nazisti al processo di Norimberga: vedi “La banalità del male” della Arendt). A dire il vero ci sconcertano anche gli esiti sperimentali di Milgram che dimostrò come tutti siamo a rischio di obbedienza cieca all’autorità, per esempio quando assume i panni dell’Esperto scientifico (nel suo esperimento i soggetti, obbedendo all’esperto in camice bianco, somministravano scosse elettriche punitive ad altri esseri umani pur sentendo i loro lamenti e le loro richieste di pietà…). Con don Milani possiamo certamente dire L’obbedienza non è più una virtù.
Eppure autorità significa una cosa molto buona: è la Forza che ti aiuta a Crescere! (Augeo, dal sanscrito “forza”, significa accrescere, da cui aiuto, aumento e anche autore).
Ora noi abbiamo certamente bisogno di un Padre e di una Madre che ci aiutino a crescere, ma appunto come per un genitore verso il figlio, l’autorità esaurisce il suo compito, quando il figlio la assume su di sé responsabilmente. Altrimenti quella “autorità” non avrebbe assolto al suo compito di far crescere. L’autorità umana allora è sempre “a tempo determinato”, anzi più è buona più aiuta l’altro a liberarsi da sé! Altrimenti sarebbe oppressiva, tirannica! Si impossesserebbe dell’altro, non importa se con controllo esterno (minacce di sanzioni) o interno (sensi di colpa).
Ma attenzione: il Principio di Autorità passa dal padre al figlio, ma non si annulla. Viene interiorizzato, non negato. Quindi non c’è responsabilità e crescita se non resta nel figlio la Voce dell’Autorità. E qual è questa Voce?
E’ la Voce di Gesù! E’ lui Verbo in cui siamo fatti dal Principio! E’ Lui l’Autore dell’opera sua, che siamo noi! E Lui la Forza ci fa crescere/realizzare. E’ lui la voce che ci parla nella coscienza: il nostro “Maestro interiore” di agostiniana memoria.
Per questo quello che è vero nel rapporto uomo-uomo non lo è tra Dio e l’uomo. Noi siamo fatti per superare il potere di un uomo su un altro uomo. Ma non dobbiamo confondere l’autorità di un uomo con l’Autorità di Dio. Se facciamo morire anche Dio, noi non solo perdiamo l’Intenzione come rispetto della Natura e quindi del bene morale; ma perdiamo anche l’Intenzione come Grazia, che si rivela al di là della Natura e che davvero soddisfa il nostro desiderio di vita: siamo stati creati infatti per la Nuzialità con Dio (al di là anche del rispetto del bene morale, come per il figlio maggiore della parabola che si comporta bene ma non accede alla Festa della figliolanza con Dio e della fraternità con l’altro uomo)!
Attenzione allora: chi devo seguire? (“venite dietro a me!” Mc 1, 17). Devo seguire una autorità che mi fa crescere. E da cosa lo riconosco?
1) Dal fatto che la sua voce mi risuona dentro (confermata dal mio Maestro interiore);
2) che io effettivamente cresco e sto bene;
3) che lui non mi fa sentire in colpa;
4) non reclama il possesso su di me!
Devo seguire il Profeta e non il Faraone! Quando l’altro mi fa da profeta io lo so (vedi prima lettura)! Resto stupito, ma lo so! Mi scardina la sicurezza del già noto, ma sento la felicità del nuovo (del fuori schema). Mi ama allora il coniuge, l’amico, il sacerdote, il genitore che mi fa da profeta!
– Sciocco chi ha riconosciuto una voce che lo fa crescere (fidanzato, amici, gruppo, genitore) e non la segue più magari solo per noia, per provar altro..;
– ed è ancora più sciocco chi va dietro a chi gli “sequestra” la mente e lo “rassicura” che “facendo così e così” e “restando agganciato sempre a lui” gli darà il permesso di esistere!
I gruppi che seguono leader carismatici persecutori (che cioè fanno sentire in colpa, a meno che non ci si affidi alle loro istruzioni/rimedi) sono sempre più affollati dei gruppi guidati da persone più sane ed equilibrate, che liberano da sé!
Siamo nell’epoca che contesta l’autorità eppure quanta gente pensa con la propria testa invece di seguire la moda, i giornali, la cultura dominante? Quanta gente non si sente “a posto” se non compra quello che la Pubblicità dice e se non segue quello che l’Esperto dice in TV o se non segue la Normalità imposta dal gruppo di amici o dalla massa (non importa se la massa è a sua volta ignorante! O – peggio – occultamente manipolata!).
Attenzione perché se non metti Dio al posto di Dio, ci metterai qualcos’altro al suo posto: il suo Scimmiottatore ufficiale!
Gesù non pretende la tua obbedienza! Non forza la tua volontà come fa con il demone a cui dice “Taci. Esci” e quegli gli obbedisce. Gli obbedisce perché non può non farlo! Cristo è l’Onnipotente che può fermare con un cenno una Tempesta e con un cenno ogni Forza del maligno. Ma con te non alza il suo dito a bloccare la tua volontà.
Ti chiede di scegliere. Di impegnarti con un atto libero. Si mostra “pieno di grazia” per te, Nudo sulla Croce, per invitarti a una risposta altrettanto “graziosa” e “nuda” sulla croce del tuo amore non più narcisistico.
Non ti chiede di rinunciare a pensare con la tua testa. Non vuole che ti deresponsabilizzi facendoti “possedere” da altri.
E non ti sequestra con sensi di colpa mortiferi!
Ti chiede di scegliere, come un figlio che si senta amato.
L’obbedienza che Dio chiede è quella del figlio che dice: Sì, voglio fare la tua volontà, anch’io la desidero, ti sento carne mia. E’ una obbedienza d’amore. Nuziale!
E’ l’obbedienza di chi magari prima ha detto No – e ha avuto la possibilità di farlo – e poi ci va! Attratto da un sorriso (una parabola su due figli, anche lì!).
E tu a chi stai obbedendo?
E da chi ti stai facendo sequestrare con assurdi sensi di colpa?
Sappi che Gesù vuol liberarti da chi “possiede” il tuo cuore intristendolo. Ma questo miracolo può compierlo non con un semplice e autonomo “taci”, ma solo se tu glielo chiedi, solo se tu gli permetti di entrare nella tua vita. Gesù supera la Tentazione e va in Croce per permetterti di riconoscerlo come l’Amico che ti vuole bene e non il Potente che vuole dominarti geloso del proprio bene.
Ed è da questa visione di Dio, con cui il Nemico tutti un po’ ci possiede, che Dio vuole liberarci!
E Gesù lo fa non mostrandoci il suo Potere (come nel brano di oggi), ma il suo Amore (e questo è il Vangelo della sua Morte/Risurrezione!).
Fa una cosa nuova oggi. Lasciati liberare dai tuoi sensi di colpa! E lasciati liberare dalla tua visione di Dio come Nemico.
Non permettere più a nessuno di sequestrarti!
Sii libero.
Sii Figlio.
Di Dio!