L’AMORE PER FERMARSI ?
In amore spesso si da il meglio di sé all’inizio, per finire poi a dare il peggio.Ma, no, non è sempre questione di finzione, di seduzione, di compiacenza alle attese dell’altro per conquistarlo o di sbornia da innamoramento…
Spesso invece l’amore diventa occasione non per crescere, ma per fermarsi e regredire.
Incontri così persone che, all’inizio, si comportano con il partner in modo complessivamente più maturo, portando nella coppia le miglior capacità relazionali acquisite nella vita, ma poi a poco poco, man mano che “conquistano” l’altro (e qui sto pensando non al fascino dell’amore libero, ma a veri e propri meccanismi di controllo mentale dell’altro, con cui si ingaggia un “gioco”), si sentono al sicuro e provano a far emergere i loro bisogni infantili più antichi, chiedendone ora (finalmente!) soddisfazione.
La pretesa, diventando “bambini” (capricciosi o dipendenti, arroganti o timidi, irruenti o passivi, terrorizzati o chiusi), è quella che l’altro faccia da Fatina Buona o da Babbo Natale: cioè che riproduca e risani gli schemi della mia infanzia, nella vana illusione di poter ricevere ora quello che è mancato prima. “Tu mi devi capire (al volo!)”, “Se mi vuoi bene dovresti…”, “Tu mi devi far stare bene”!
Quanto più una persona porta in sé bisogni emotivi non soddisfatti (e non elaborati), tanto più prima o poi ne pretenderà il soddisfacimento dal partner. Innescando una reazione a catena distruttiva: perché nessun partner potrà mai avere le capacità (o anche il desiderio) di essere il Genitore Perfetto nella mente dell’altro regredito a Neonato!
“Tu mi devi far star bene”, concepito in modo assoluto e regressivo, è uno dei virus che distruggono più rapidamente l’amore in una coppia.
L’amore non è una occasione per fermarsi e regredire, ma per continuare a crescere.
E non è un’occasione per pretendere dall’altro ciò che non può darmi (rinunciando alle mie capacità adulte), ma per auto-riparare le proprie ferite – riconciliandosi con la propria storia e con i propri genitori – anche grazie al sostegno caldo e discreto che la persona che mi ama mi offre, con la sua presenza e il suo amore.
Spesso in una coppia non è l’amore a finire: è il gioco a iniziare. E il gioco, se non viene disinnescato, finisce per consumare le energie, per esaurire l’amore!
(Mimmo Armiento)
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