CHIEDE, NON PRETENDE

Una bella persona certamente la si riconosce nel gesto di saper offrire il proprio aiuto con cortesia e generosità, senza rinfacciare, senza secondi fini, con gioia.
Ma forse la si riconosce ancor di più nel come sa chiedere aiuto.Intanto lo chiede, l’aiuto. Non si sente sminuita nel farlo. Non lo percepisce come una debolezza di cui vergognarsi.
E poi lo chiede quasi nello stesso modo con cui lo offre: con cortesia, senza retropensieri, con un sorriso. Con naturalezza, con parole semplici e dirette, senza rabbia e senza frustrazione.
E quando chiede, non pretende. Non sbraita alzando la voce, non ricatta, non perseguita, non mette il muso, non si lagna, non manipola con sensi di colpa, non si mostra arrogante come se avesse il diritto di essere servito e accontentato.
Ma una bella persona la si riconosce da una finezza ancora più sottile: quando chiede, si accerta prima che l’altro possa anche dirgli di no, senza dover perdere la faccia, senza doversi sentire, non dico in colpa, ma neanche solo in imbarazzo.
Sa chiedere, offrendo all’altro una via d’uscita. Si mette nei panni dell’altra persona e si domanda: al posto suo mi sentirei libero di poter rifiutare?
Perché una persona bella ama anche quando chiede.
Non solo si lascia beneficare dall’altro, ma lo mette nelle condizioni di farlo.
Liberamente.
Con gioia.
Perché – non importa se nel dare o nel ricevere, nell’offrire o nel chiedere – l’amore ha sempre i tratti della libertà e della gioia.
Oggi chiederò una cortesia, ma mi accerterò prima che l’altro possa farlo davvero liberamente, di cuore e non “per forza”. Così con un unico gesto saremo felici in due: io che chiedo e lui che offre,
io che ricevo e lui che dona.

(Mimmo Armiento)